Amsterdam


I pochi aspetti che "celebrano" Amsterdam nell'immaginario comune sono legati a stupefacenti e prostituzione. E' vero che l' "industria" lavora a pieno regime, ma è anche vero che si tratta di uno specchietto creato ad uso e consumo dei "turisti". Uscire dalle poche vie che racchiudono questo universo ne svela un altro parallelo, ma con tutt'altro tipo di attrattive.

Fuori dal quartiere-a-luci-rosse-e-fumo ci si trova proiettati in un intrico di vicoli, su strade pressoché pianeggianti che scavalcano continuamente canali, insieme a bici che sfrecciano in ogni direzione. Se un occhio va riservato all'incolumità, l'altro si può fissare su un panorama urbano particolare: tutto quello che vi circonda è stato costruito nel corso degli anni dall'uomo sfruttando i pochi affioramenti di sabbia che l'estuario del fiume Amstel concedeva.

Dal 1200 al 1800, periodo in cui un piccolo agglomerato di case di pescatori si sviluppò fino a diventare il porto più importante d'Europa, la città si è evoluta rapidamente diventando un fiorente centro commerciale e vivendo un periodo "d'oro" grazie al commercio con le colonie asiatiche. Tra il 1600 e il 1800 venne fondata in Olanda la "compagnia delle indie orientali" (VOC) dopo che le Spagna e Portogallo, continuamente in guerra per dominio dei porti, non garantivano più le consegne dei beni per cui il mercato di Amsterdam proliferava e costrinse gli olandesi ad andarsi a cercare i prodotti (generalmente spezie) all'origine.

Il periodo d'oro della città le permise di fiorire sia dal punto di vista architettonico che artistico, non a caso i maggiori pittori dell'epoca risiedevano tutti nei dintorni di Amsterdam; Vermeer e Rembrandt sopra tutti.

Cosa cercare ad Amsterdam? La vita, soprattutto. La città è piena di locali dove si può anche non trasgredire, ma che, per la cura che dimostrano, lasciano comunque il segno.
Il centro storico e la cintura dei canali, dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità nel 2010, rappresentano sempre una notevole attrazione anche se, a mio avviso, offrono pochi punti di riferimento e fare confusione, soprattutto per una permanenza di pochi giorni, può essere una cosa normale.


Un piacevole modo di scoprire la cintura dei canali, oltre che passeggiando, è percorrerli in bicicletta; sono innumerevoli i negozi in cui è possibile noleggiare una bici, anche per poche ore. In alternativa si può prender parte alle numerose crociere che ogni pochi minuti riempiono le barche di turisti e si inseguono tra i canali di tutta la città.


Un museo che vale la pena visitare riporta alla tumultuosa storia religiosa di Amsterdam. La "chiesa clandestina" nascosta nel sottotetto di un abitazione racconta del periodo in cui il culto cristiano era proibito ed i commercianti più facoltosi trovassero il modo, poi tollerato, di rimanere fedeli ai dogmi.







Tra il quartiere Jordaan e il centro storico si è nascosta per anni la bambina, purtroppo per lei, più conosciuta di Amsterdam. Anna Frank era nascosta in una casa al n°263 della Prinsengracht, di sicuro uno dei luoghi più visitati e per accedere al quale bisogna acquistare il biglietto con largo anticipo, o si rischia di osservare la facciata.












Anche lo stesso quartiere di Jordaan regala vedute insolite di Amsterdam. Vie molto curate con case spesso adorne di fiori, vicoli silenziosi dove le folle del centro sono completamente assenti. Una piacevole passeggiata per lasciare alle spalle il trambusto delle vetrine e vedere una Amsterdam da incorniciare.






Il quartiere che ospita i musei è senza dubbio un'attrazione a cui non rinunciare, il museo Van Gogh, da solo, vale l'intera visita ad Amsterdam. La moltitudine di opere esposte ripercorrono la carriera dell'artista olandese e l'ausilio dell'audioguida aiuta ad entrare nella storia e nel personaggio anche per i profani della pittura.


Il Rijksmuseum è il museo più grande d'Olanda ed è una delle attrazioni più gettonate di Amsterdam. Le biglietterie sono prese d'assalto praticamente tutti i giorni ed arrivare con il biglietto in mano costituisce un enorme risparmio di tempo. Da non perdere la galleria principale con i quadri di Vermeer e di Rembrandt, ma è comunque piacevole andarsi a cercare le perle in giro per le sale. L'audioguida (a pagamento) anche qui è consigliata.




Nella zona est dei canali si trova la vivace Rembrandplein (piazza Rembrandt), al solito piena di ristoranti e locali storici in cui gli artisti dell'epoca erano soliti darsi appuntamento. Poco distante è possibile visitare la casa in cui visse e lavorò, appunto, Rembrandt.


Ciò che mi incuriosisce di più di questi musei è l'arredamento, ricostruito in base a disegni di Rembrandt e all'inventario stilato dopo il fallimento, che rendono testimonianza dei modi di vivere ormai persi nel tempo. Le sale a pian terreno dov'era collocata la parte "viva" della casa: l'atelier, la cucina e le camere. Il primo e il secondo piano con lo studio principale dell'artista, la stanza dei "tesori" (Rembrandt collezionava oggetti provenienti da tutto il mondo come armi o conchiglie esotiche) e la zona riservata agli allievi.



Per evitare le file ai botteghini, ma soprattutto per prenotare le visite ai luoghi più gettonati, è consigliabile prenotare in largo anticipo quello che si vuole visitare.
L'offerta su internet è enorme, molto dipende dai giorni di permanenza e dai musei che si vogliono visitare.
La scelta è tra Holland pass, IAmsterdam card o la Amsterdam city pass (nella versione "per turisti"). Molto dipende dal tempo a disposizione e dai siti che si è interessati a visitare.

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